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Contratti di prossimità – una risorsa immensa

L’articolo 51 del decreto legislativo 81/2015 ( jobs act) ha sancito un pricipio di portata a mio avviso EPOCALE ossia ha riconosciuto una totale parificazione tra i contratti collettivi nazionali e quelli territoriali o aziendali, purché stipulati «dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale» o dalle rappresentanze sindacali . Recita l’art. 51 :
 Salvo diversa previsione, ai fini del presente decreto, per contratti collettivi si intendono i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro rappresentanze
sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria.

I contratti aziendali dunque possono e devono adattare alle specifiche esigenze della singola azienda, numerosi aspetti della disciplina dei contratti  nazionali quando questi non si adattino alla singola realtà produttiva.
A quanto previsto dal jobs act si aggiunge quanto previsto in tema di Contratti di prossimità dalla L. 148/2011 art. 8 (visualizza PDF dell’articolo)

Attraverso i contratti di prossimità , le parti sociali possono financo derogare a norme imperative di legge e alle regolamentazioni dei Ccnl.

La deroga deve essere finalizzata alla maggiore occupazione, alla qualità dei contratti di lavoro, all’adozione di forme di partecipazione dei lavoratori, alla emersione del lavoro irregolare, agli incrementi di competitività e di salario, alla gestione delle crisi aziendali e occupazionali, agli investimenti e all’avvio di nuove attività, e deve avere ad oggetto materie specifiche quali le mansioni del lavoratore, la classificazione e l’inquadramento del personale, i contratti a termine e quelli a orario ridotto, la disciplina dell’orario di lavoro, le modalità di assunzione e la disciplina del rapporto di lavoro.

Mi preme di sottolinare quanto gli strumenti sopra descritti possano davvero rappresentare una concreta risposta a disposizione delle aziende per tutte quelle situazioni in cui il CCNL di categoria non si adattano o non soddisfano a pieno le specifiche esigenze organizzative e produttive del singolo imprenditore.

Il mio invito è dunque quello di prendere in seria considerazione la possibilità di intavolare dialoghi sindacali per la sottoscrizione di un contratto di prossimità, e per questo chiediamo ai nostri clienti di segnalare tutte le possibili necessità per una valutazione congiunta ed approfondita.

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