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Abrogazione Vouchers, quali le alternative: Il Lavoro Autonomo occasionale

IL LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE
Secondo l’art. 2222 del Codice civile, lavoratore autonomo occasionale può essere definito, chi si obbliga a compiere un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio, senza vincolo di subordinazione e senza alcun coordinamento con il committente.

L’esercizio della attività, peraltro, deve essere del tutto occasionale, senza i requisiti dell’abitualità e della professionalità , con assenza di inserimento nel ciclo produttivo.
l lavoro autonomo occasionale di cui sopra ĂŠ caratterizzato da:
– mancanza di continuitĂ  della prestazione;
– mancanza di coordinamento: l’attivitĂ  non deve essere svolta all’interno dell’azienda nĂŠ nell’ambito del ciclo produttivo del committente.

Il lavoro autonomo occasionale, nel limite reddituale dell’anno, minore o uguale a 5.000 euro, è esente da contribuzione INPS/INAIL.
Se maggiore di 5.000 euro all’anno è soggetto alla contribuzione INPS “gestione separata”, sulla quota di reddito maggiore di 5.000 euro, ferma restando l’esenzione contributiva INAIL. Il lavoro autonomo occasionale sia se superiore sia se inferiore a 5.000 euro anno è sempre soggetto a ritenuta fiscale d’acconto del 20%.
L’aspetto che lo accumuna agli abrogati vouchers, è che non è richiesta la comunicazione preventiva di assunzione agli Enti ( modello Unilav).

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