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Assunzioni agevolate 2017

Prendono forma le agevolazioni contributive per le assunzioni a tempo indeterminato che interverranno nel 2017 in favore di particolari tipologie di soggetti, da pare di aziende con sede ( intendendosi per sede, quella effettiva di lavoro) in una delle Regioni del Mezzogiorno.
I lavoratori ” agevolabili” saranno :
giovani tra i 15 e i 24 anni;
lavoratori con almeno 25 anni, privi – da almeno sei mesi – di impiego regolarmente retribuito

A differenza degli anni scorsi, il premio consisterà nel riconoscimento di una somma dell’importo massimo di €  8.060 euro per chi assume in una delle Regioni del Mezzogiorno con contratto a tempo indeterminato, anche in somministrazione o in part time, è condizionato all’autorizzazione preventiva da parte dell’Inps.
Come in passato l’agevolazione non spetta se il lavoratore ha già intrattenuto un rapporto di lavoro con la stessa azienda. Continueranno, invece, ad essere incentivate anche le trasformazioni a tempo indeterminato di un rapporto a tempo determinato.

L’incentivo potrà essere fruito solo tramite il conguaglio con i contributi dovuti all’istituto. Il recupero dovrà essere effettuato  nelle denunce contributive mensili (flussi Uniemens) che il datore di lavoro trasmette all’Inps.

Come detto l’istanza sarà preventiva e l’Inps accantonerà le somme richieste dalle aziende, in relazione alla data di presentazione di inoltro della prenotazione e non in funzione della data di assunzione .
Dopo aver ottenuto l’ok dall’istituto circa l’esistenza dei fondi, il datore di lavoro devrà entro dieci giorni (decorrenti dalla ricezione della conferma di prenotazione) per completare l’operazione: sette giorni per procedere all’assunzione (sempre che la stessa non sia già avvenuta) e gli altri tre giorni per comunicare all’Inps di averlo fatto. Questa fase conclusiva permette al datore di lavoro di assicurarsi l’incentivo; andando oltre i 10 giorni previsti, il beneficio si perde.

E’ bene specificare che si tratta di un incentivo che rientra nei limiti del “de minimis” che potranno essere superati se l’assunzione realizza un incremento netto di occupazione.

L’assunzione, come in passato dovrà rappresentare  un incremento occupazionale netto, (tale principio  non si applica ai casi  in cui la riduzione di personale, nei 12 mesi precedenti l’assunzione, sia dovuta a: dimissioni volontarie, invalidità, pensionamento per raggiunti limiti di età, riduzione volontaria dell’orario di lavoro e licenziamento per giusta causa).

Dal tenore di quanto sin ora letto, sembrerebbe dunque che lo sgravio non sia più uno sgravio contributivo triennale (come nel 2015 = 100%  e nel 2016 40%); ma si concretizzi in un premio una tantum che l’inps riconoscerebbe all’azienda in via preventiva rispetto all’assunzione (quantificandone anche l’ammontare) e che potrà raggiungere la somma massima di € 8.060.

Attendiamo la conferma di tutto quanto sopra e ci impegnamo a tenervi informati.

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