Questi i punti salienti del Decreto Sostegni:
1) Cassa Covid, copertura a rischio dal 26 al 31 marzo : per le aziende piĂą in difficoltĂ , e che in parte risultano pure chiuse per il lockdown, le quali abbiano utilizzato in continuitĂ le 12 settimane di cassa previste dalla legge di Bilancio, si apre un buco di copertura tra il 26 e il 31 marzo, per il quale, allo stato, non sembra esserci copertura di ammortizzatori sociali. Le aziende dovranno probabilmente sopperire a tale periodo con la contabilizzazione di ferie e/o permessi
2) Per il settore industriale 13 settimane in piĂą di cassa Covid fino al 30 giugno.
3) Per il commercio e servizi 28 settimane da utilizzare nel periodo 1 Aprile – 31 dicembre.
4) Obbligo di un nuovo adempimento (uniemens-Cig) per comunicare i dati del pagamento diretto in luogo dell’SR41.
5) PossibilitĂ per le aziende decidere se adottare il pagamento diretto da parte dell’inps o l’anticipo con il conguaglio.
– le aziende che utilizzano il Fis (compreso i fondi bilaterali) e la cassa in deroga, avranno 28 settimane dal 1° aprile che se prese in continuitĂ avranno una copertura piĂą breve (fino al 13 ottobre) rispetto al periodo temporale in cui è consentito l’utilizzo (entro il 31 dicembre 2021).
Precisiamo che le settimane a disposizione del datore di lavoro fanno riferimento all’unità produttiva e non ai lavoratori; resta da capire come gestire questa diversità di settimane laddove all’interno all’interno del medesima unità produttiva si utilizzino diversi strumenti per richiedere la cassa integrazione (ad esempio, nel settore editoriale).
In tutti i casi la nuova cassa integrazione è priva del contributo addizionale. Nessuna novità sul fronte dei termini di presentazione delle domande, che anche per questo pacchetto di settimane rimane il mese successivo a quello in cui ha avuto inizio la sospensione o riduzione. Pertanto per il mese di aprile le domande potranno essere presentate entro fine maggio.