Esiste un’importante differenza tra autovettura (ad uso promiscuo) e automezzo aziendale interamente deducibile essendo un bene strumentale.
L’autovettura ha sempre una limitazione alla deduzione del costo e alla detrazione dell’IVA mentre gli automezzi/furgoni sono beni strumentali per l’Azienda ed interamente deducibili e detraibili.
Per l’autovettura le percentuali sono le seguenti:
- Costo deducibile 20%;
- IVA detraibile 40% .
Esiste anche la possibilità per l’Azienda di concedere l’autovettura in fringe benefit al personale dipendente e in tal caso l’Autovettura deve:
- essere acquistata (oppure leasing o noleggio) dall’Azienda
- concessa in fringe benefit al dipendente
- comunicato al consulente del lavoro
- lettera/comunicazione di assegnazione auto aziendale
- inserimento in busta paga mensile.
In tale ipotesi l’auto aziendale verrebbe assegnata in uso promiscuo al dipendente (difficile invece l’assegnazione in uso esclusivo) che la potrà utilizzare sia per lavoro che per la vita privata.Non potendo determinare con precisione la ripartizione dell’utilizzo dell’auto tra fini lavorativi e personali, i veicoli si considerano convenzionalmente utilizzati per un impiego del 70% destinato all’uso aziendale/professionale e del restante 30% ad uso privato.
Mentre per i contratti stipulati dal 1° luglio 2020 la soglia da tassare in capo ai dipendenti è passata, infatti, dal 30% al 25% per i veicoli green, sempre per percorrenze medie di 15.000 km l’anno. Ciò permette in capo all’Azienda una deduzione fino al 75% del costo.
Quindi riepilogando, in caso di fringe benefit esistono due opzioni:
- Acquisto veicolo green (auto ibrida): detrazione per l’azienda pari al 75% sia per il costo d’acquisto che per tutte le altre spese (assicurazione, manutenzione, carburante);
- Acquisto autovettura (auto diesel/benzina): detrazione per l’azienda pari al 70% sia per il costo d’acquisto che per tutte le altre spese (assicurazione, manutenzione, carburante).
Al fine di applicare il fringe benefit alle auto del personale dipendente, occorre assegnare l’autovettura con lettera specifica unitamente alla scansione del libretto di circolazione e l’inserimento in busta paga mensile del dipendente del reddito in natura.
Non c’è dubbio che tale tipologia di operazione risulti conveniente, tanto per l’azienda quanto per il dipendente.
Per quest’ultimo la convenienza massima si realizza nel caso di utilizzo dell’auto con una percorrenza superiore ai 15.000 km annui convenzionali. In tal caso, infatti, il dipendente subirebbe una tassazione in busta paga inferiore all’utilizzo effettivo.
Anche per l’azienda rappresenta, sicuramente, una buona possibilità di riduzione del carico fiscale, in quanto beneficia di una deduzione maggiore dei costi di acquisto e degli oneri di gestione, rispetto a quanto normalmente previsto dalla normativa fiscale per gli altri casi.
