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Per fruire delle agevolazioni è necessario rispettare il diritto di precedenza

La corretta gestione dei rapporti di lavoro a termine implica la necessità di considerare il diritto del lavoratore ad essere assunto in via prioritaria in caso di trasformazione dei rapporti di lavoro già in essere.

Il rispetto del diritto di precedenza gioca un ruolo determinante con riguardo alla possibilità per il datore di lavoro di fruire di sgravi e incentivi alle assunzioni. Una volta cessato il rapporto di lavoro a tempo determinato, il dipendente acquisisce una priorità in caso di nuove assunzioni o di stabilizzazione di rapporti di lavoro già in essere.

Ma attenzione, l’esercizio di tale diritto non è soggetto ad automatica applicazione: il lavoratore è tenuto ad inoltrare una apposita manifestazione scritta della propria volontà di esercitarlo.

Quando sorge il diritto di precedenza

Il diritto di precedenza nelle assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato matura in caso di prestazione di attività lavorativa a termine pari ad oltre 6 mesi, anche per sommatoria di più periodi brevi. Il diritto di precedenza è esercitabile entro 6 mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro e trova applicazione per 12 mesi a decorrere dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Nel computo del periodo di 6 mesi rientrano tutti i contratti a tempo determinato intercorsi tra il lavoratore e la medesima azienda, senza limiti temporali e a prescindere dalle mansioni svolte e dalla categoria contrattualmente prevista.

Obblighi delle parti

Il datore di lavoro, nella lettera di assunzione in cui viene individuato il termine del contratto, è tenuto ad esplicitare la disciplina che regola il diritto di precedenza.
Ma come detto sopra il diritto di precedenza si costituisce solo a partire dal giorno in cui il lavoratore manifesta per iscritto la propria volontà al datore di lavoro e comunque entro il termine decadenziale.
Cosa accade nel frattempo? Nelle more della comunicazione scritta da parte del lavoratore, il datore di lavoro può liberamente assumere altri lavoratori o stabilizzare ulteriori rapporti di lavoro a termine già in essere senza alcun vincolo da rispettare nei confronti dei dipendenti cessati.

Coesistenza di più diritti di precedenza

In presenza di una pluralità di lavoratori che hanno diritto ad esercitare il diritto di precedenza, il datore di lavoro deve operare la scelta basandosi su criteri oggettivi quali il numero dei rapporti precedenti, i carichi familiari e l’anzianità di servizio.

Violazione del diritto di precedenza

In caso assunzione operata in violazione del diritto di precedenza, il nuovo rapporto di lavoro istaurato rimane valido, ma il lavoratore beneficiario ha diritto al risarcimento del danno subito e non è possibile applicare le agevolazioni contributive.

N.B. Non costituisce violazione del diritto di precedenza l’instaurazione di un contratto di apprendistato con un altro lavoratore se colui che ha prestato attività a termine risulta essere già qualificato per la mansione oggetto del contratto a causa mista.

RIFLESSI SULLA FRUIZIONE DEGLI SGRAVI CONTRIBUTIVI: La violaizone dell’obbligo di assumere chi ha maturato il diritto di precedenza, inficia la fruizione degli sgravi contributici.

Ove il datore di lavoro che abbia assunto lavoratori diversi da quelli aventi il diritto di precedenza nella riassunzione, devrà fornire la prova della inevitabilità della scelta, sotto il profilo delle professionalità assolutamente peculiari da acquisire ovvero dell’impossibilità di procedere alla stipulazione di contratti con gli ex dipendenti.

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