Con la legge n. 162/2021 è stato istituito il sistema di certificazione della parità di genere. Tale certificazione potrà essere rilasciata, a decorrere dal 1° gennaio 2022, a tutte le aziende che dimostreranno l’effettività e l’efficacia delle proprie politiche in tema di parità di genere tra uomo e donna.
Gli enti di certificazione dovranno valutare tutte le misure adottate in concreto dai datori di lavoro per ridurre i divari su opportunitĂ di crescita, paritĂ salariale, gestione delle differenze di genere, tutela della maternitĂ , etc.
Il rilascio di tale certificazione comporterĂ diversi vantaggi sia per le aziende private che per i lavoratori:
- le prime, infatti, avranno accesso a un miglior punteggio nelle graduatorie degli appalti e a un esonero parziale del versamento dei contributi previdenziali dei lavoratori (nel limite dell’1% e di 50.000 euro annui);
- i lavoratori, oltre a veder parificati i propri diritti, si troverebbero a lavorare in contesti sempre meno discriminatori e più inclusivi, contribuendo così alla creazione di un “social climate” virtuoso, anche nell’ambito delle sempre crescenti politiche aziendali “ESG-oriented”.
Ad oggi non sono ancora state definite le effettive modalità di attuazione e i parametri minimi per il conseguimento di tale certificazione, né le modalità di acquisizione e monitoraggio dei dati necessari al suo ottenimento.
In ogni caso, per rimanere in linea con le previsioni del PNRR, l’effettiva implementazione e attivazione del sistema di certificazione nel suo complesso dovrebbe avvenire nel secondo quadrimestre del 2022.
La bozza del documento ha previsto la strutturazione e l’adozione, da parte delle organizzazioni, di un sistema di fattori specifici (KPIs) per l’ottenimento di certificazioni. Sono previste 6 macro-aree di indicatori attinenti alle differenti variabili per identificare le organizzazioni inclusive e meritevoli di ottenere detta certificazione:
- Cultura e strategia;
- Governance;
- Processi HR;
- OpportunitĂ di crescita in azienda neutrali per genere;
- EquitĂ remunerativa per genere;
- Tutela della genitorialitĂ e conciliazione vita-lavoro.
Sostegno all’occupazione femminile e legge di Bilancio 2022
Da un punto di vista contributivo, saranno stati disposti, tra gli altri, anche due particolari esoneri: uno (nella misura del 100%) in caso di assunzioni di donne lavoratrici effettuate nel biennio 2021-2022, e uno, in via sperimentale per il 2022, in favore delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato (nella misura del 50%), a decorrere dalla data del rientro al lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternitĂ .